Quello
di Cristina Bove non è un
romanzo e nemmeno un'autobiografia. È un
viaggio nell'anima. Le prime pagine possono trarre in inganno aprendoci le
porte di un mondo di bambina, una piccola bambina con le treccine annodate in
testa che già nei gesti quotidiani, nelle parole e nelle
carezze dei propri cari, cercava risposte a domande ancora sconosciute. C'è in quella bambina il presagio di una vita che
l'avrebbe portata a respirare odori e popoli lontani. Ci sono in quegli occhi
d'azzurro innocente, le scintille di una sensibilità capace di penetrare un'anima. ...continua qui
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