giovedì 12 febbraio 2009

recensione di Orsola Hochkofler a

"Il respiro della luna"

Quello che mi affascina è l'animo umano, la sua evoluzione, le paure, i sogni. Credo di aver individuato che cosa mi prende nella poesia più di tutto:

l’animo di chi scrive.

Una poesia da sola in certi casi mi prende completamente ma non mi comunica l’essenza di chi dall’altra parte è stato spinto, da cuore e mente, a mettere le sue tracce su un foglio.



Ecco perché il libro di Cristina Bove ‘Il respiro della luna’ mi è piaciuto tanto …

La costante del suo essere integra e limpidamente pulita è palese ed è stupendo vedere i suoi passi, seguirla ed avere la conferma – anche se non era necessario per chi, come me, la conosce e stima – di quello che è.



Le sue poesie, ed intendo proprio tutte, sono molto profonde ed ognuna smuove qualche cosa.

Ho amato meno, per gusto personale, le ultime quelle con i versi cortissimi, pur essendomi piaciute anche quelle.



Il Bel paese … satira bellissima ed attuale più che mai, potrebbe essere letta da Dario Fo … credo la farebbe sua.

Alcune, stilisticamente più vicine, alla Cristina Bove che conosco meglio, sono quelle che mi sono arrivate più immediate (da Cantare ancora a sto percorrendo compresa) ma in questo istante faccio fatica a dirvi quale sia la più amata.

Adesso la sua scrittura ha un livello diverso ma non potrei dire superiore, solo diverso.

Si sente nell’oggi, una spiritualità – nulla a che vedere con la religione – più consapevole che è come sbocciata senza freni inibitori o veli.



Nel libro, quello che mi è balzato agli occhi, sopra a tutto, è la visione sociale di questa donna, attenta ad ogni più piccola sollecitazione: le donne, i figli, la politica, l’amicizia, l’amore. Tutto, ma proprio tutto.

Un bellissimo percorso, in un universo che ha la consapevolezza del suo essere femminile, da indossare come un gioiello dono dell’amato: la vita.



Credo che dopo averlo letto vi riterrete, come me, fortunati d’aver ricevuto questo dono.



Orsola Hochkofler