Una per mille
di Cristina Bove
Edizioni Smasher
Narrativa
ISBN 978-88-6300-098-6
Prezzo € 12,00
Una vita movimentata
Per chi è abituato a
scrivere poesie il passaggio alla narrativa rappresenta sempre un valico arduo
da un campo in cui si è acquisita esperienza a un altro che è tutto nuovo e
sconosciuto. Potete ben capire che un conto è metter giù dei versi che
fotografano un’emozione, un sentimento, mentre altra cosa è svolgere un tema in
più pagine, anzi in molte pagine. Credo che Cristina Bove, pertanto, abbia
fatto una scelta giusta, non scrivendo un romanzo, ma quella che può essere
definita un’autobiografia fra il passato e l’oggi, quest’ultimo destinato per
lo più a riflessioni di carattere generale. Il continuo ripescare fatti ed
episodi della propria esistenza, come il ritornare all’oggi, se all’inizio
disorienta un po’, alla fine si apprezza perché in questo modo si evitano
quelle esposizioni cronologicamente successive che tendono inevitabilmente a
tediare il lettore. Direi che l’autrice ha un po’ ripercorso il metodo
utilizzato da Stendhal per il suo Vita di Henry Brulard, che, guarda caso, è
un’altra autobiografia.
Certo, a leggere queste
pagine, mi accorgo che la mia vita è stata tutto sommato lineare, e non certo
discontinua, quasi avventurosa come quella di Cristina Bove, che volentieri si
confessa, raccontando certi fatti che altri magari preferirebbero tacere, ma
che a ragion veduta sono stati determinanti nell’iter vitale, come un certo
volo da un quarto piano, risoltosi miracolosamente con serie fratture, poi
sanate; non sanato invece è stato il motivo di questa caduta, fatta passare dai
familiari come un’imprudenza. Va bene, era giovane e da giovani si commettono
sciocchezze, però episodio dopo episodio mi sembra di riscontrare un problema
di fondo, causato dall’assenza della
figura paterna (il padre c’era, ma se n’andò di casa, quando lei era ancora piccola).
Che volete mai, ognuno ha le sue teorie, ma credo che quell’abbandono abbia
segnato per sempre, nel bene e nel male, la vita dell’autrice. E poi il
collegio con le camerate fredde, l’impossibilità di
realizzarsi scolasticamente sono tutte cose che lasciano inevitabili
strascichi; da, qui, forse un remoto rigurgito di insoddisfazione che né un
matrimonio, né la nascita dei figli sono riusciti a sanare. Solo l’arte, la passione di leggere, di
scrivere, di dipingere, insomma di concretizzare in forme plastiche o comunque
accessibili quella inconscia rabbia che si porta dentro, hanno potuto generare
un’oasi di appagamento, tanto che mi viene da dire che senza la scrittura non
avremmo Cristina Bove, cioè senza di essa si sarebbe lasciata andare e
che lo scrivere sia per lei come il respirare, una condizione unica e
indispensabile per continuare a vivere.
Personalità indubbiamente
complessa, che si riflette anche nella sua produzione poetica, eventi ed
accadimenti (in cui si spera ci sia almeno un pizzico di fantasia), ci vengono
sciorinati quasi come fossero normali, e invece, per lo più, non lo sono.
C’è in tutto questo, come
nella vita di ognuno di noi, un disegno sconosciuto, e il raccontarci finisce
con il diventare la ricerca di questo programma. Non credo che Cristina Bove
sia riuscita a scoprire l’arcano, ma in cambio, per farlo, ci delizia con
questa sua autobiografia dal linguaggio semplice, ma immediato, uno specchio in
cui si riflettono dieci, cento, mille Cristina, sempre la stessa e pur così
diversa, a seconda dell’angolo di osservazione.
Ma in fondo chi, pur
credendosi unico, a guardare dentro di sé non trova tante e tali sfaccettature
che prima non avrebbe immaginato?
Ecco, fra penne e pennini,
fra carta e inchiostro, rivoltato il suo passato, Cristina Bove, senza
ipotecare un avvenire, lascia un segno nel presente, ripercorrendo il suo
passato.
Da leggere, mi sembra più
che chiaro.
Renzo Montagnoli
Cristina
Bove è nata a Napoli il 16 settembre 1942, vive a Roma dal ‘63. Ha
cominciato da piccolissima a disegnare, a nutrire la passione per la lettura.
In seguito si è dedicata alla pittura, alla scultura, di quattro raccolte già
pubblicate. e alla scrittura. Negli ultimi tempi si esprime soprattutto
in poesia, molti suoi testi formano le sillogi pubblicate.
Scampata più volte alla morte, ha grande comprensione per chi soffre, nel fisico e nella psiche. Crede nella libertà e nella giustizia, pensa che il rispetto della diversità sia un valore fondante tra gli esseri umani e ne sia inestimabile ricchezza. È alla costante ricerca del significato di questo infinito mistero in cui si sente immersa e partecipe.
Ama la vita, i suoi cari, e tutti gli esseri umani dal cuore buono e dalla mente aperta. Considera la poesia un linguaggio universale, l’esperanto dell’anima.
Scrivere è per lei una sorta di rispetto per la propria e altrui memoria, un fissare con la parola il pensiero affinché non si disperda, e renda sacralità alla vita.
Scampata più volte alla morte, ha grande comprensione per chi soffre, nel fisico e nella psiche. Crede nella libertà e nella giustizia, pensa che il rispetto della diversità sia un valore fondante tra gli esseri umani e ne sia inestimabile ricchezza. È alla costante ricerca del significato di questo infinito mistero in cui si sente immersa e partecipe.
Ama la vita, i suoi cari, e tutti gli esseri umani dal cuore buono e dalla mente aperta. Considera la poesia un linguaggio universale, l’esperanto dell’anima.
Scrivere è per lei una sorta di rispetto per la propria e altrui memoria, un fissare con la parola il pensiero affinché non si disperda, e renda sacralità alla vita.
Ha pubblicato tre raccolte di poesie per la casa
editrice Il Foglio Letterario: Fiori e fulmini (2007), Il respiro
della luna (2008), Attraversamenti verticali (2009). È presente in diverse
antologie: Antologia di Poetarum Silva (a cura di Enzo
Campi), Auroralia (a cura di GajaCenciarelli), La ricognizione
del dolore (a cura di Pietro Pancamo), Antologia del Giardino dei poeti (a
cura sua e di altri poeti), Mi hanno detto di Ofelia (2012)
per le Edizioni Smasher.
E in alcuni siti, tra cui:
La dimora del tempo sospesa, Neobar, Filosofi per
caso.
Il suo blog su wordpress http://ancorapoesia.wordpress.com/
Conduce il blog http://giardinodeipoeti.splinder.com/
È nella redazione di http://viadellebelledonne.wordpress.com/
Il suo blog su wordpress http://ancorapoesia.wordpress.com/
Conduce il blog http://giardinodeipoeti.splinder.com/
È nella redazione di http://viadellebelledonne.wordpress.com/
grazie MILLE!
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